La donna che reggeva il cuore

Una scrittura piana quella di Angela Olino, apparentemente serena, in realtà estremamente tumultuante. Un’altalena di opposte emozioni, come tendere e tirare indietro la mano. Lei sa che è questo il mio modo di “riceverla”, di “recepire” la sua arte. Gioco difficile, bellissimo, il suo. Un continuo destarsi per poi eclissarsi. Crea i suoi sogni, “la scena”. In realtà lascia che tutto emerga dalle profondità…. Allude e non esplicita. Pone la sua mano come schermo davanti ad una lampada, che, tuttavia, lascia filtrare qualcosa (da “libera” interpretazione). Poi fai la sua scelta. Ma è sempre lei a scoprire..- qualcosa di sporco, da ripulire. E, infine, tratti, in realtà imponi le sue condizioni, subordinando l’abbraccio al suo volere. Densissima, ricca di sorprese ed emozioni, letterariamente ineccepibile. E’ una ricchezza la sua parola. Una ricchezza per chi riesce a leggerla oltre le parole. (prefazione di Gabriele Prignano)